ESITO MANIFESTAZIONE “NOI CI METTIAMO LA FACCIA”
ussmo Siamo molto soddisfatti dell’esito della Manifestazione “Noi ci Mettiamo la Facci” che si è svolta oggi presso l’Ordine dei Medici di Bari, manifestazione promossa da USSMO ed alla quale hanno aderito anche i Sindacati Cisl Medici, SMI, i Giovani Medici e che ha visto anche la presenza del Presidente dell’Ordine dei Medici di Bari dottor Filippo Anelli.
Data:
13 Dicembre 2017
Alla Manifestazione hanno partecipato alcune Associazioni dei Malati e Cittadini che hanno inteso non solo appoggiare l’azione di protesta dei medici, ma confrontarsi anche con noi su quelle che sono le maggiori problematiche che scaturiscono da un Sistema Sanitario che garantisce ogni anno sempre meno risorse per i malati e le loro cure.
La Manifestazione era inserita nella giornata di Sciopero Nazionale indetto da tutti i Sindacati Medici in difesa della Sanità Pubblica e contro il sottofinanziamento del Sist. Sanitario Nazionale.
La Sanità rappresenta ogni anno che passa il bancomat dello Stato Italiano alla quale sottrarre risorse per destinarli ad altri capitoli di spesa.
Nella iniziativa “Noi ci mettiamo la faccia”, nel confronto con i Cittadini e le Associazioni, si è proprio stigmatizzata la crescente difficoltà della presa in carico del paziente cronico, del disabile, della difficoltà di accesso alle cure anche per la crescente povertà che sta interessando anche il ceto medio, l’aumento della spesa “out of pocket” cioè il pagarsi le cure di tasca propria anche per far fronte all’aumento delle liste di attesa. Su quest’ultimo punto USSMO conduce una campagna da molti anni:” le liste si ridurranno solo con le assunzioni, solo quando ci saranno le assunzioni dei medici non sostituiti già da anni”. E delle assunzioni hanno parlato i colleghi rappresentanti dei Giovani Medici che hanno rimarcato come per formare un medico lo Stato spende intorno ai 150 mila euro e poi questo medico viene lasciato al proprio destino, senza possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Si badi bene, non per esubero, perché i medici mancano (almeno 5 mila subito per evitare il collasso del sistema), bensì perché non vengono fatti i concorsi. Giovani professionisti, investimento della Nazione, che vengono regalati ad altre realtà europee perché siamo incapaci di inserirli nei posti di lavoro vacanti.
Noi Medici abbiamo omesso di parlare di un contratto scaduto da otto anni e che, nonostante le sollecitazioni della Suprema Corte, non trovano nella finanziaria attuale risorse per il suo rinnovo.
Il confronto con Associazioni e Cittadini è stato molto bello ed efficace perché si è rinsaldata l’alleanza che da sempre lega il Medico al Paziente. Avere avuto conferma di tutto ciò, avere avuto dalle Persone attestazioni di stima per i molti colleghi che pur scioperando non hanno fatto mancare ai malati il loro apporto negli ambulatori per somministrare le terapie salva vita o in sala operatoria per garantire gli interventi oncologici, ci ha inorgoglito.
Il Medico è una strana creatura, scende in sciopero ma difronte alla sofferenza ed alla malattia fa un passo indietro ed assolve al suo dovere etico.
Ed è forse per questo che alla fine si crea quel vincolo di sangue con i Malati.
Dr Franco Lavalle
Segretario Regionale U.S.S.M.O.
Ultimo aggiornamento
13 Dicembre 2017, 05:45