[19/07/2018] Franco La sottoscritta Organizzazione Sindacale U.
Data: 19 Luglio 2018
[19/07/2018]
La sottoscritta Organizzazione Sindacale U.S.S.M.O. nell’apprendere della volontà di Riorganizzare il Servizio di Emergenza Urgenza Sanitaria della Regione Puglia, programmazione che ha ricevuto l’endorsement di importanti Sigle Sindacali Ospedaliere della Regione, pur condividendo l’intento di portare nella dipendenza tanti colleghi che vivono oggi nella precarietà di un rapporto con grandi benefici anche per quanto concerne l’erogazione dei servizi alle persone, chiede una preventiva attenta analisi del Progetto. Le perplessità che USSMO solleva riguardano alcuni aspetti normativi e procedurali. Cito testualmente da Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, 18/85/CR06/C7: Documento sulle problematiche del Servizio Sanitario Nazionale da rappresentare in audizione presso la Commissione Igiene e sanità del Senato della Repubblica: L’articolo 2, comma 71, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e successive modificazioni, confermando la disposizione contenuta nell’articolo 1, comma 565 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, stabilisce che gli Enti del SSN concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica adottando misure necessarie a garantire che la spesa del personale, al lordo degli oneri riflessi a carico delle amministrazioni e dell’Irap, non superi il corrispondente ammontare dell’anno 2004 diminuito dell’1,4%. L’art. 17, comma 3-bis, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, come sostituito dall’ art. 1, comma 584, lett. b), della legge 23 dicembre 2014, n. 190 ed integrativo o dall’articolo 1, comma 454 della L. 27 dicembre 2017, n. 205 stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, la regione è giudicata adempiente ove sia accertato l’effettivo conseguimento del predetto obiettivo di spesa. In caso contrario, per gli anni dal 2013 al 2019, la regione è considerata adempiente ove abbia raggiunto l’equilibrio economico e abbia attuato, negli anni dal 2015 al 2019, un percorso di graduale riduzione della spesa di personale, ovvero una variazione dello 0,1% annuo fino al totale conseguimento nell’anno 2020 degli obiettivi previsti all’ articolo 2, commi 71 e 72, della citata legge191/2009. USSMO si chiede, come è possibile coniugare l’auspicabile programma con tutto ciò? Bisogna soprassedere alle necessarie assunzioni di medici ospedalieri, fondamentali per il normale funzionamento delle UU.OO. ospedaliere? Non possiamo non evidenziare le indispensabili chiusure o riduzioni di posti letto per consentire lo smaltimento delle ferie, nonostante le chiusure di alcuni ospedali che hanno offerto una disponibilità di personale. Fatto che conferma in maniera inequivocabile la necessità di assunzioni di medici per i reparti. Come si fa con questi vincoli di bilancio a garantire l’una e l’altra cosa? Ed, inoltre: Fino a ora non ci risultano convocazioni ufficiali preventive dei colleghi del 118 per comprendere al meglio le loro necessità. I medici del 118 vorrebbero essere ascoltati in proposito perché vogliono rendersi conto anche degli aspetti previdenziali e di progressione di carriera. Alcuni medici sentiti non accetterebbero mai, dopo anni di lavoro nel 118, di partire come novizi nella dipendenza. Questi sono i problemi di maggior interesse al momento. Per USSMO la proposta è una cosa bellissima, ma quanto essa è realizzabile? Dr Franco Lavalle Segretario Regionale U.S.S.M.O.