Posizione Ussmo per lo stanziamento dei 30 milioni al privato accreditato

Posizione Ussmo per lo stanziamento dei 30 milioni al privato accreditato   30 milioni al privato accreditato per ridurre le liste di attesa, rappresenta una delle risposte possibili al problema “liste di attesa” ma non è la risoluzione della questione che rimane tale e quale.

Data:
11 Luglio 2024

Posizione Ussmo per lo stanziamento dei 30 milioni al privato accreditato

 

30 milioni al privato accreditato per ridurre le liste di attesa, rappresenta una delle risposte possibili al problema “liste di attesa” ma non è la risoluzione della questione che rimane tale e quale. E’ questa la posizione del Sindacato USSMO e del Segretario Lavalle in risposta a quanto deciso dalla Regione Puglia. Vogliamo essere chiari ancora una volta: il problema liste di attesa si risolve solo con l’assunzione del personale ormai sempre più ridotto al minimo. E non può essere altrimenti che così. Quindi apprezziamo lo sforzo del presidente Emiliano per affrontare momentaneamente il problema delle tante persone in attesa da tempo di prestazioni sanitarie, ma i pannicelli caldi danno sollievo momentaneo ma non sono curativi.

Si può pensare che una persona che vive da indigente perché non ha un lavoro possa aver risolto i suoi problemi solo perché qualcuno gli dà un piatto di pasta e nessuno gli fornisce una fonte certa di sostentamento?
E così è per le liste di attesa. Ne riduciamo oggi la lunghezza con questo provvedimento estemporaneo senza alcuna garanzia che non si riformino, anzi, siamo fermamente convinti che le riavremo.
Nessuno si adopera a fare concorsi, nonostante vi sia questa indicazione a livello centrale e da parte degli addetti ai lavori. Non si fa un check delle necessità di personale, della qualità del professionista mancante, delle necessità di personale nelle strutture sanitarie. Ci si affida sempre a situazioni tampone per passare la nottata.
Eppure, se l’assunzione di personale finisse di essere visto come un costo per i bilanci della struttura e diventasse una risorsa per la comunità, allora le cose cambierebbero e si darebbe nuova linfa vitale al quasi agonizzante SSN e Regionale.
Funzionerebbe, finalmente, il territorio e quanto previsto da tutte le nome che, belle sulla carta, trovano grossa difficoltà di applicazione. Mentre le Persone continuano ad essere vittime incolpevoli di un Sistema Sanitario in affanno.

Ultimo aggiornamento

11 Luglio 2024, 12:00